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La politica (pessima) della sanità (allo sfascio) - 7 Luglio 2022 - 15:47

La regione non ascolta il territorio, ma il territorio ragiona davvero prima di esprimersi attraverso i suoi rappresentanti? Il tema mai affrontato restano le EMERGENZE! Ossola e Verbano hanno diritto al DEA, ma di questo tema chi ne parla? Anche la stampa che notoriamente da parecchio non approfondisce ma "riporta ciò che capisce" , non è che ci aiuti.

Per gli ospedali: smettiamola con la "balla" dell'eccellenza, ci basta un po' di decenza - 25 Maggio 2022 - 08:41

Il livello del confronto politico territoriale resta ai minimi termini, anche sta volta son tutti vincitori, avevano tutti ragione... che nella realtà dei fatti si traduce che i cittadini l'anno ancora presa in quel posto. Ma quali sono le tesi, e perché alla fine , dare decenza al Castelli e al San Biagio per il cittadino medio va benissimo? Lo dico in poche righe e se volete approfondire vi lascio il link a chi meglio di me lo ha già argomentato.

Un aneddoto curioso, scopriamo un protagonista della politica locale in "AZIONE" - 29 Dicembre 2021 - 08:17

Sono a casa col covid, malgrado 2 vaccinazioni l'ho beccato... Grazie alle 2 vaccinazioni sta andando bene, 3 gg di febbre e ora va bene... Ho tempo di perdere tempo. sui social mi compare questo post di una giovane rampante promessa (da marinaio) della politica locale, lo commento, e ora vi racconto la storia...

Più facile trasformare un terreno che tappare un buco - 28 Settembre 2020 - 08:38

Sarà che non sono "amico degli amici" , sarà che con "certe persone" l'amministrazione parla solo attraverso avvocati, sta di fatto che a Verbania in un mese un terreno passa da agricolo ad edificabile, ma nel centro storico in 3 mesi non si tappa un buco (per non parlare dello stato dell'imbarcadero vecchio di Intra) ... comunque ditelo col sorriso che sono permalosi.

La variante resta un atto "speculativo" e miope, ma non (tanto) per Fondotoce - 25 Settembre 2020 - 08:40

Ieri sera in Commissione, ci sono stati chiarimenti e conferme. Il primo chiarimento è che Margaroli è prima di tutto "permaloso" e vi racconterò perché, la prima conferma è che la "speculazione" in via alla Bolla non ha realmente senso, e gli argomenti adottati per giustificarla sono veramente ridicoli.
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C'è differenza tra "sicurezza" e "carte a posto" ... siamo seri - 3 Luglio 2017 - 14:48

Nei lavori pubblici finisce spesso così
Sembra che la burocrazia che persegue anche le più minuscole infrazioni nel privato, con multe e denunce anche penali, sia totalmente assente quando la committenza è pubblica. Senza allontanarci troppo da Verbania il disastro della "Sede unica della Regione Piemonte", ad oggi in ritardo di più di 3 anni e con tutte le vetrate difettose, continua a passare sotto traccia. Eppure anche li i milioni di euro sprecati sono di tutti i cittadini. Vediamo il lato positivo; quando costruiranno il nuovo ospedale staranno attenti ai materiali ignifughi (!).

"Comunisti con Silvia" nel PD? - 16 Giugno 2016 - 13:00

Casa Ceretti
Caro Renato,questo non è un commento al tuo ultimo post ma una richiesta di un vostro parere su una questione che a me sembra parecchio intricata e cioè su cio' che sarà il destino di Casa Ceretti,un immobile situato in via Roma e lasciato dalla sua proprietaria Elide Ceretti in eredità al Museo del Paesaggio con finalità ,credo di aver capito,di formazione,pratica,accoglienza in campo artistico. Ho avuto modo di conoscere questo luogo per questioni professionali:da educatore presso il Centro Salute Mentale ASL di Verbania,ho collaborato ad un progetto che,insieme ad AVAP (un'Associazione a favore di coloro che soffrono di disagio mentale) prevedeva la richiesta al Museo di trasferire il nostro laboratorio di arteterapia dall'ospedale agli spazi di Casa Ceretti. La risposta è stata positiva e ci siamo messi al lavoro per sistemare un locale al piano terra della casa,il laboratorio è partito ormai da mesi ed ad esso si sono aggiunte altre attività con arteterapeuti professionisti rivolte non solo ai nostri pazienti ma a molte altre persone che si trovano vivere una situazione di difficoltà( dai ragazzi Down ai profughi in fuga da paesi in guerra,ecc.). Tutto chiaro quindi ? mica tanto direi in quanto su questo,secondo me,interessante progetto e su altri in corso a Casa Ceretti,grava questa sensazione di precarietà,fino a quando ?Da quel che ho capito nel Museo ci sono pareri discordi sul sostenere queste attività,destinare la casa altri scopi o,addirittura,vendere i locali. Dal mio punto di vista lavorare in una condizione di precarietà e poca chiarezza non favorisce la continuazione e lo sviluppo delle attività. Mi piacerebbe una parola chiara. Voi che ne pensate ? Grazie ,Paolo.

Notizia "di regime"? come il nulla può accomodare il "potere"? un esempio - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Caro Renato, non ero a conoscenza che TeleVCO avesse confezionato un servizio sulla delibera di approvazione della candidatura verbanese al Piano Città. Dal canto mio, come e' mio costume, non ho predisposto alcun comunicato stampa, ne' ho caldeggiato servizi televisivi. Devo supporre che i redattori del l'emittente locale abbiano attinto al testo della deliberazione che, proprio quel giorno era sta pubblicata all'alba pretorio (virtuale). Del resto, come giustamente anche tu sottolinei, non si trattava che del l'adesione ad un bando nazionale: una "non notizia" che non meritava certo quell'enfasi. Per quanto riguarda, invece, la scelta dell'ambito di intervento, mi assumo totalmente ogni responsabilità. Effettivamente il livello di degrado urbano (a parte villaSimonetta) non è così eclatante e, probabilmente, si sarebbero potuti indicare altri ambiti, senonché il bando richiedeva che il Piano fosse frutto di sinergie pubblico private. In città, stante anche la ristrettezza dei tempi concessi dal Ministero, non vi erano accordi col privato immediatamente concretizzabili, mentre la precedente Amministrazione ci aveva lasciato in eredità la convenzione con il Centro Auxologico, immediatamente spendibile. Come ricorderai, quella convenzione prevedeva la realizzazione, oltre che dell'ospedale, anche di un parcheggio multi piano lungo l'argine del San Giovanni. Io mi sono limitato ad aggiungere un paio di tessere a questo mosaico, prevedendo il recupero dellaVillaSimonetta e la sistemazione dell'area adiacente il futuro ingresso dell'ospedale. Infine, la criticata area attrezzata per le auto elettriche, altro non è che un ipotesi di riutilizzo dell'attuale parcheggio di largo Invalidi del Lavoro che, con l'apertura dell'ospedale, dovrà necessariamente perdere la sua funzione. Ciao

Grandi numeri dal futuro (*sondaggio) - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Parlo da ex medico dell'ospedale di Verbania, Ginecologo ormai in pensione. La mia opinione può quindi essere considerata di parte, ma i fatti sono questi:1- a Verbania lo scorso anno sono nati circa 650 bambini 2- la distanza non è mai 1 problema quando fa comodo, tanto è vero che c'è chi sceglie di andare a partorire altrove e non se ne preoccupa affatto (tra gli altri la compagna di Max Blardone, ossolano, ha scelto di partorire a Varese, non a Domo nè a Vb) e per anni in passato si andava da Cannobio a Premosello per esempio. La distanza diventa 1 pretesto quando si vuole esaperare il problema, ma allora dirò che ci sono casi (1 massivo distacco di placenta x ex.) in cui anche l'ospedale sotto casa può non essere sufficientemente vicino. Chiaro che 1 parto fisiologico può avvenire ovunque, ma la complicazione può esserci sempre.3- per quanto riguarda i numeri minimi dei punti nascita basta guardare il piano sanitario regionale, dove si dice a chiare lettere che quelli con un n^ di parti inferiori a 500 vanno chiusi, e questa affermazione è presente anche nelle linee guida della SIGO (Società Italiana Ginecologie e Ostetricia): è dimostrato che nelle piccole realtà il rischio è maggiore, non per i parti fisiologici, ma per le emergenze che sono più facilmente affrontabili e risolvibili quando il numero degli addetti è sufficiente e garantisce l'allestimento rapido di una sala operatoria. Qualcuno si è mai chiesto quante persone ci vogliono per tenere in funzione un reparto che deve funzionare h24? Provate a fare i conti solo sul personale medico e ostetrico (l'ostetrica è quella figura professionale che materialmente aiuta la donna a partorire): tra ferie, riposi,smonto notti ecc . se qualcuno è pratico di turni lo capisce subito che ci vuole un sacco di gente. Sarebbe meglio avere un unico ospedale che funzioni bene piuttosto che 2 nessuno dei quali è in grado di offrire un servizio ottimale. Certo se questo ospedale fosse ubicato in una zone il più possibile baricentrica sarebbe meglio e Gravellona (non Piedimulera) sarebbe stao l'optimum, equidistante dal Cusio, dall' Ossola e dal Verbano e ben collegata tramite l'autostrada, ma la razionalità non è di questo mondo..

Grandi numeri dal futuro (*sondaggio) - 30 Marzo 2013 - 19:42

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Vorrei ricordare che i soli 30Km che uniscono Verbania a Domodossola, sono parzialmente di superstrada(pessima) il resto statale a lenta percorrenza vorrei ricordare che l'Ossola è un territorio ben più vasto e che nn inizia e finisce a Domodossola, invitandovi a prendere un auto e farvi Macugnaga/formazza/Antrona fino a Verbania per farvi capire il problema dove sia. Vorrei ricordarvi che il problema, nn esistendo struttura aVerbania sarebbe ugualmente grave per la donna di Cannobio che farebbe prima a scappare in Svizzera. Vorrei ricordare al medico in questione, che se i ginecolgi in servizio a verbania facessero turnazioni come in ogni ospedale anziche evitare le notti e i festivi, nn costerebbe 500mila euro all'anno il lavoro di gettonisti in loco provenienti da fuori. Vorrei ricordare che non è la salvaguardia del vicino e comodo luogo(finche "luogo" nn si trasformi in loculo, a seguirto di un emergenza) sotto casa ad interessare, bensi un diritto sancito dalla Costituzione ad avere precise garanzie in termine di Salute e sicurezza..vorrei altresi ricordare che dei circa 550 parti in Vb 150 sono ossolani, mandati proditoriamente a Verbania per scelte politiche e non mediche(a Domo certe prestazioni nn sono possibili per scelte del Primario) nonche fuori provincia dati documentabili, non chiacchiere. Vorrei ricordare che se alcune partorienti ossolane e verbanesi nn si fidano della struttura verbanese e migrano non è colpa di Domodossola avrei anche da ricordarvi molto altro ma mi rendo conto di aver rubato già spazio saluti.
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